Cyberbullismo

A livello individuale

Attacchi alla privacy personale possono causare furti di identità, violazioni della sfera personale, manipolazioni di informazioni private e ricatti. Le informazioni sensibili talvolta condivise sui social media possono inoltre essere sfruttate da malintenzionati e mettere a rischio l’incolumità delle persone.

Aziende e organizzazioni

Aziende e organizzazioni si trovano ad affrontare non solo la perdita finanziaria legata alle violazioni di sicurezza, come ad esempio il rallentamento delle attività, il furto di dati e lo spionaggio industriale, ma anche minacce alla reputazione e alla fiducia dei clienti che delegano loro risorse e dati personali.

A livello statale

La sicurezza informatica è diventata parte integrante delle strategie di difesa, con la cyber-warfare che ha ufficialmente assunto il ruolo di nuovo campo di battaglia. Gli attacchi informatici possono minare le infrastrutture nevralgiche di un Paese, con ripercussioni del tutto comparabili agli attentati terroristici tradizionali.
Inoltre, nazioni ostili possono sfruttare la rete e i social media per diffondere informazioni false e fuorvianti al fine di influenzare a proprio favore eventi della sfera politica, come elezioni o referendum, con la possibilità di condizionare anche le relazioni internazionali.

La recente diffusione capillare di sistemi cyber-fisici e soluzioni basate sull’intelligenza artificiale hanno introdotto nuove sfide e pericoli.

Le crescenti capacità di tali sistemi offrono maggiori opportunità per attacchi sempre più sofisticati, che talvolta possono avvenire tramite il semplice utilizzo di tecniche e apparati già disponibili sul mercato anche da parte di figure prive di competenze digitali, provocando danni significativi ai singoli individui così come a strutture e servizi pubblici e privati.

Diventa dunque necessario valutare le vulnerabilità informatiche per identificare e mitigare i rischi a livello personale, aziendale e statale.

La cybersecurity e la sua corretta comprensione diventano pertanto una componente critica per garantire la continuità operativa dei servizi e la protezione degli asset digitali e non.
È essenziale che le aziende assumano personale specificamente formato per implementare procedure documentate e certificate di valutazione delle vulnerabilità, identificando le aree critiche e adottando politiche di sicurezza robuste per proteggerle. Allo stesso modo, a livello nazionale gli organi di controllo risultano essere uno strumento fondamentale per monitorare, prevenire e rispondere alle crescenti minacce informatiche globali.

Ma quali sono le contromisure che ognuno di noi puo’ prendere per limitare questi crescenti pericoli?

In primo luogo, è necessario che gli individui, qualunque ruolo ricoprano, mettano in atto una serie di best practices per evitare il più possibile di esporsi ai rischi legati a attacchi informatici, come evitare l’uso di applicazioni non affidabili, utilizzare costantemente software antivirus e sistemi per la creazione e la protezione di password robuste ed efficaci, e prestare attenzione a link, documenti ed email sospette, che, pur rappresentando istanze di oggetti di uso quotidiano, possono nascondere serie insidie.

La consapevolezza e l’educazione digitale degli utenti sulla sicurezza informatica sono fondamentali sia a livello di comportamenti individuali, sia in termini di formazione e aggiornamento aziendale. Comportamenti consapevoli e corretti sono il primo pilastro per contribuire a proteggere l’intera comunità digitale, da un lato, limitando la diffusione di malware, truffe e attacchi propagati, dall’altro, aiutando a identificare tempestivamente comportamenti malevoli.

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Capire il cyberbullismo:
il lato oscuro dell’era digitale

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